Salto della corda

La corda è un allenamento strepitoso.
Troppo spesso si sente dire “Fai un po’ di corda scaldati e poi si inizia”.

Vedere la corda come riscaldamento è offensivo! Allenamento cardiovascolare strepitoso, fondamentale per lo sviluppo coordinativo in molti sport, in primis negli S. D. C.

Nei primi anni di allenamento Tyson, guidato dal suo mentore Cus D’Amato passava ore a curare coordinazione e foot work alla corda, per guadagnarsi prima il sacco e poi lo sparring.

Nella mia personale preparazione cerco di eseguire dai 15 ai 25 round settimanali, trovando varianti interessanti da inserire.
Dal tempo di lavoro, al recupero, e sopra tutto alle battute al minuto.



Dovessi classificare il lavoro con la corda (per corda intendo la vecchia e cara corda in stile pugilistico, non il lavoro con la speed rope, la impostiamo il lavoro ad altissime velocità su periodi piu’ brevi) in 3 segmenti, nei miei ritmi di lavoro posso dire di dividerla in :

Leggera : 120/140 salti per minuto

Media : 140/165 S.P.M.

Intensa: 165/185 S.P.M.

per i novizi della corda toglierei per ogni settore dai 30 ai 50 salti al minuto.

Se dovessi buttare giù una programmazione al volo seguendo quei parametri mi verrebbe da consigliarvi una logica del powerlifting riportata al salto della corda, quella del leggero/medio/intenso.

Alternate di giorno in giorno quindi LEGGERO/MEDIO/LEGGERO/INTENSO… LEGGERO/MEDIO/LEGGERO/INTENSO.

Da almeno 5/6 round, fino a 10/12 ogni 2 giorni e la vostra preparazione fisica generica sicuramente ne beneficerà.

Posso consigliare di non saltare guardando sempre la stessa parete, lo stesso saccone, la stessa finestra ecc.
Cambiare continuamente visuale per toglierci ogni possibile punto di riferimento visivo.
Nel mio personale punto di vista, e un lavoro silenzioso ma efficace, per migliorare la vostra consapevolezza in ciò che state facendo, perfetto quindi dalla alfabetizzazione motoria alla ricerca della performance atletica.